Un santo innevato? no, una governante ai fornelli

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Nel cap. 11 di Pride and Prejudice, Jane Austen scrive: “but as for the ball, it is quite a settled thing; and as soon as Nicholls has made white soup enough I shall send round my cards.” (siamo a Netherfield, e Mr Bingley parla del ballo che sta organizzando). “Nicholls” è il nome della governante di Netherfield e “white soup” è “[una zuppa] fatta con diversi e costosi ingredienti, in particolare mandorle, panna e tuorli d’uovo.” (traduco dalle note dell’edizione Cambridge del 2006 – nell’OED – tra le varie parole composte alla voce “white” – è citato proprio questo brano della Austen). Evidentemente la preparazione della “white soup” doveva essere abbastanza laboriosa, visto che Mr Bingley dice, più o meno: “quanto al ballo, è cosa fatta; e non appena Nicholls avrà preparato zuppa bianca a sufficienza manderò gli inviti.”

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Nelle maggior parte delle traduzioni italiane però, a partire dalla prima di Giulio Caprin del 1932 (Orgoglio e prevenzione, poi diventato Orgoglio e pregiudizio), sia “Nicholls” che “white soup” diventano tutt’altro; riporto quelle che ho:

“ma il ballo è cosa ormai stabilita e appena san Nicolò avrà mostrato un po’ della sua barba bianca manderò gl’inviti.” (Giulio Caprin, Mondadori)

“quanto al ballo è già cosa combinata, e appena S, Nicolò avrà fatto la sua apparizione, manderò gli inviti.” (Itala Castellini e Natalia Rosi, Tariffi, poi ripresa da Newton Compton)

“ma il ballo è deciso e appena San Nicola avrà portato un po’ di neve manderò gli inviti.” (Isa Maranesi, Garzanti)

“per quanto riguarda il ballo, è una cosa ormai decisa e, non appena san Nicola avrà preparato neve a sufficienza, manderò gli inviti.” (Cecilia Montonati, Giunti)

“ma quanto al ballo, è cosa stabilita, e, non appena San Nicola avrà mostrato un po’ del suo candore manderò gli inviti.” (Fernanda Pivano, Einaudi)

“quanto al ballo, è già tutto deciso e non appena sarà il giorno di San Nicola, farò circolare gli inviti.” (Melania La Russa, Barbera)

In pratica la governante diventa san Nicola e la white soup diventa neve. Ci sono alcune eccezioni. Due ce l’ho:

“ma, quanto al ballo, è ormai una cosa decisa e non appena Nicholls avrà preparato brodo bianco in dose sufficiente per tutti, spedirò gli inviti.” (Maria Luisa Agosti Castellani, Rizzoli)

“ma per quel che riguarda il ballo, è cosa ormai decisa, e non appena Nicholls avrà preparato brodo di pollo a sufficienza, invierò gli inviti.” (Barbara Placido, La Repubblica)

Altre due mi sono state segnalate nel forum dedicato a Jane Austen su Anobii:

“In quanto al ballo, ormai è cosa decisa; e non appena Nicholls avrà finito di preparare brodo bianco sufficiente per tutti, spedirò gli inviti.” (traduttore non indicato, Gulliver)

«Io ho una versione della Fabbri Editori; Maria Pia Balboni usa “Nicholls”e “brodo bianco” (in una nota a piè di pagina spiega cos’è).»

Si può presumere che il travisamento iniziale di Caprin sia nato da quella “white soup” che non era riuscito a decifrare, insieme a quel nome, Nicholls, che qui viene citato per la prima volta, e che molti dei traduttori successivi si siano accodati. Il nome della governante è citato solo un’altra volta (nel cap. 53, o undicesimo del terzo volume), ma in questo caso tutti lo interpretano correttamente.

Una doverosa precisazione: errori del genere possono benissimo capitare, ma, se è giusta la mia supposizione circa il fatto che gli altri abbiano avuto gli stessi dubbi e si siano accodati a Caprin, qui non è l’errore in sé a essere importante, ma la sua reiterazione da parte di altri, ovvero preferire la soluzione più comoda rispetto alle ricerche che spesso una traduzione costringe a fare. Ci sarà una qualche relazione con la poca considerazione, anche economica, che viene di solito concessa al mestiere di traduttore?

 

12 commenti

  1. Ho letto con interesse i commenti sulla traduzione di Caprin.
    Prima di considerarlo un errore, consiglio di valutare la possibilità che sia uno di quegli arbitri che qualche volta gli scrittori-poeti si prendono. Caprin aveva soggiornato a lungo a Londra per il Corriere ed era un rafrfinatissimo traduttore dal latino, greco, francese e inglese (aveva tradotto in versi Il sogno di una notte di Shakespeare nel 1898). Esistono esempi di sue traduzioni in cui per ricercare il significato di una parola era risalito fino agli autori classici del paese; nel caso di Virgilio aveva adottato la lingua dei contadini del Chianti ecc. Io sono più propenso a credere ad un arbitrio.
    Saluti
    Gianfranco Casaglia
    gianfranco.casaglia@gmail.com

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    • Avanzo un’ipotesi: che la white soup sia l’equivalente del “bianco mangiare” comune a tutta la cristianità d’una volta. Lo troviamo in Dostoevskij ne I Fratelli Karamazov, ma anche nella cucina tradizionale italiana

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  2. @Gianfranco
    Sul valore di Caprin non ci sono dubbi, non a caso, oltre ai suoi altri molti meriti, è stato il primo in Italia ad aver tradotto "Orgoglio e pregiudizio". In questo caso però l’ipotesi dell’arbitrio mi sembra abbastanza improponibile, anche perché non ne vedo la ragione; la frase originale non ha particolari pregi letterari, è solo un inciso in una scena che serve a sottolineare la decisione di Mr Bingley di dare il ballo promesso a Lydia Bennet; e poi, trasformare la governante in san Nicolò e la zuppa in neve non mi sembra abbia un qualche significato che possa far ipotizzare una scelta consapevole. Rimane comunque il fatto, anche considerando la traduzione di Caprin come un arbitrio voluto, che le successive traduzioni realizzate seguendo la sua lezione risultano sicuramente bizzarre.

    @anonimo
    Grazie della segnalazione; mi sono segnato la ricetta della "white soup" nel libro di Farley, dalla quale, peraltro, si capisce la laboriosità di preparazione, che fa anche risultare più chiara la frase di Mr Bingley.

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  3. Mi scuso per la ripetizione del messaggio e per “l’anonimo”.

    Sono lieta che le possa essere utile la segnalazione sulla ricetta della White soup.
    Grazie a lei per il suo lavoro, sia qui che nel sito che ha dedicato a Jane Austen.
    Avevo avuto modo di apprezzare già il suo lavoro su Emily Dickinson.

    Le rinnovo i complimenti.

    shea
    (gruppo Jane Austen Bookworm Club)

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  4. Ciao! 🙂

    Stiamo ricercando collaboratori e collaboratrici per la libreria immaginaria e visto che tu hai i libri in testa, magari ti può interessare!

    Ciao e a presto spero 🙂

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  5. Orgoglio e Pregiudizio Ed.Ferni, Ginevra … Anna Gerola traduce la frase nel seguente modo : ” … ormai il ballo è una cosa decisa e non appena Nicholls avrà preparato abbastanza zuppa bianca io manderò gli inviti.”

    Buon 2013!

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