I luoghi austeniani descritti nel mio libro In Inghilterra con Jane Austen (Giulio Perrone Editore, 2022) corredati dalle foto fatte durante i miei viaggi. Nelle didascalie l’anno tra parentesi è quello del viaggio.
In questa prima sezione siamo nello Hampshire e, dopo il paese natio, Steventon, ci aggiriamo nei luoghi vicini, che Jane Austen frequentò nelle sue visite e nei momenti di svago.
La vecchia canonica era stata costruita in una sorta di avvallamento all’incrocio di due sentieri, uno dei quali, ora una stradina molto stretta, portava alla casa padronale del paese e alla chiesa in cui officiava il reverendo Austen. In quel luogo, dal quale si vede ancora su una collinetta la nuova canonica, ora c’è un campo che conserva, come uniche vestigia di quella vecchia, una piccola fossa recintata, che doveva essere il pozzo o la cantina, e un albero secolare, che sembra sia stato piantato nel 1813 da James Austen, il primogenito che nel 1801 sostituì il padre nella conduzione della parrocchia. (pp. 8-9)
Il vialetto che portava dalla canonica alla chiesa di St. Nicholas e alla casa padronale, Steventon Manor, più volte distrutta e ricostruita (quella attuale è stata edificata dopo il 1970), è rimasto più o meno com’era all’epoca, anche se adesso è asfaltato e percorribile in auto. (p. 11)
La chiesa è stata leggermente modificata e nel cimitero annesso c’è la tomba del primogenito degli Austen, James, che, come abbiamo visto, fu il successore del padre come pastore della parrocchia e morì nel 1819, e della seconda moglie Mary Lloyd. (p.11)
Ad Ashe esiste ancora la casa dei Lefroy e nel cimitero della Holy Trinity and St. Andrew Church si trova la tomba di Anna [Austen] Lefroy, la figlia di primo letto di James Austen, che sposò Benjamin, figlio minore dei Lefroy. (pp.20-21)
C’è un’altra località non lontana da Steventon, sono circa sei miglia, che va ricordata per un avvenimento largamente presente in tutte le biografie austeniane: si tratta di Wootton St. Lawrence nelle cui vicinanze c’era Manydown Park, la residenza di Lovelace Bigg-Wither […] la casa […] fu demolita nel 1965 e non ne resta traccia se non in una vetrata della chiesa di St. Lawrence, dove si può ammirare un’immagine della facciata. (pp.21-22)
[…] Ibthorpe (che JA, con la noncuranza dell’epoca per l’ortografia, che spesso veniva subordinata alla fonetica, scrive sempre “Ibthrop”), dove si può ancora vedere la residenza di Mrs Lloyd (p.23)
Un altro luogo sicuramente frequentato dalla scrittrice è Basingstoke, il centro più grande della regione dello Hampshire, in cui c’erano le Assembly Rooms, le sale dove si organizzavano i balli pubblici, simili al ballo di Meryton descritto nella parte iniziale di Orgoglio e pregiudizio. Le sale non ci sono più, ma sulla facciata di un edificio che ora ospita una banca, in Market Place, c’è una targa (p.24)
Gli altri capitoli:
2 – La città gaudente
3 – Il rifugio provvisorio
4 – La metropoli
5 – Il cottage
6 – L’ultima tappa